Diario

Al Dio Andy Fletcher


Detesto la corsa al clickbait.

Quando ho pensato di creare l’Apinacoteca, ho pensato che sarebbe stato il mio sfogo creativo, un luogo in cui seguire le mie regole, non quelle di mercato.


Uno spazio in cui pubblicare quando mi va e cosa mi va, non curandomi dei meccanismi utili alla visibilità. Una vacanza insomma.

Quindi perché ricorrere a mezzucci come il clickbait? 

Devo dirlo, è il meccanismo pubblicitario che  più detesto!

Detesto vederlo e mi annoia farlo.

C’è una tipologia di clickbait poi, che che mi urta più di tutte:

il necrologio del personaggio vip appena venuto a mancare.

Tutti uguali, tutti rispettosi di una certa etichetta, banali, noiosi, ripetitivi.

Per questo mi sono ripromessa di non farlo mai.

Però, cavolo! Quando a mancare è una divinità, come fai a non dire la tua?

Come può un Dio andarsene come un comune mortale?

A soli 60 anni poi?

Ci sono persone così talentuose in questo mondo che, pur senza conoscerti, sono in grado di darti così tanto, ma così tanto, che poi finisci per pretendere che continuino a farlo, anche quando non ci sono più.

Andy Fletcher è una di quelle. 

Ed ora voglio concedermi il lusso di condividere i miei pensieri sciocchi, pensieri dal rumore blasfemo.

Se, per te che leggi, i Depeche Mode sono Dei, come lo sono per me, allora ti sarà capitato di giocare coi pensieri, immaginandoli come fossero una trinità divina.

(Sia chiaro, parlo di giocare coi pensieri, non voglio essere offensiva ne irrispettosa nei confronti di nessuno).

Non so chi di loro sia il Padre, chi il Figlio e chi lo Spirito Santo, non mi è mai importato perché è insieme che creano (creavano) quelle melodie paradisiache.

Quello che è certo che che ora mi sento orfana di un Personal Jesus.

E posso aggiungere che ho scritto un mare di cazzate perché in casi come questi, le parole sono davvero inutili.

E dopo questa triade di citazioni, chiedendo scusa per la leggerezza con cui ho trattato l’argomento, vorrei dare il mio saluto a Fletch:

Addio Al Dio Fletch, grazie per avermi accompagnata fino a qui!

Alice

Creo parodie e comunico usando citazioni perché, in fondo, non voglio raccontare nulla di me.

Potrebbe piacerti...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *